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Visitare i siti archeologici Giordania significa attraversare oltre diecimila anni di storia, tra civiltà che hanno lasciato tracce indelebili e architetture che ancora oggi stupiscono per bellezza e complessità. Dalle città romane alle fortezze omayyadi, fino alla leggendaria Petra, ogni rovina racconta un frammento di un passato che continua a vivere nel presente.

Siti archeologici Giordania: Petra

Quando si parla di Petra Giordania, si fa riferimento al cuore pulsante dell’archeologia mediorientale. Fondata dai Nabatei intorno al VI secolo a.C., questa città scavata nella roccia rossa è un capolavoro di ingegneria e arte. L’ingresso attraverso il Siq conduce al Tesoro, Al-Khazneh, uno dei monumenti più fotografati al mondo. La sua facciata scolpita in stile ellenistico con influenze orientali rappresenta la sintesi di culture che si incontrarono lungo le rotte carovaniere.

Gli scavi hanno portato alla luce teatri, tombe regali e sistemi idraulici che dimostrano l’avanzata conoscenza ingegneristica dei Nabatei. Oggi i restauri proseguono per preservare la città dall’erosione, mentre eventi come “Petra by Night” restituiscono al visitatore la suggestione di un luogo vivo. Per chi sogna un tour archeologico, Petra merita almeno due giorni interi, con guide specializzate che ne illustrino miti e leggende.

Siti archeologici Giordania: Jerash

Le Jerash rovine sono considerate tra i resti romani meglio conservati fuori dall’Italia. L’antica Gerasa, fondata nel IV secolo a.C., raggiunse il massimo splendore sotto Adriano e Settimio Severo. Qui si possono ammirare l’Arco di Adriano, l’Ippodromo, il Foro ovale con colonne ioniche e corinzie, oltre a teatri e templi monumentali.

Gli archeologi hanno ricostruito il tracciato urbano con strade lastricate, acquedotti e terme che testimoniano la vita quotidiana della città. Gli scavi, avviati nel XX secolo, continuano a restituire reperti che arricchiscono i musei giordani. Durante l’estate, il Jerash Festival anima il sito con musica e danza, riportando vitalità tra i resti millenari. Per un appassionato di storia Giordania, questa tappa è imprescindibile.

Qasr Amra: la perla omayyade

Inserito tra il patrimonio UNESCO Giordania, Qasr Amra è un castello del deserto costruito nel VIII secolo. Più che una fortezza, era una residenza di caccia e un luogo di svago per i califfi omayyadi. Le sue stanze, decorate con affreschi straordinari, raffigurano scene di vita quotidiana, figure mitologiche, sovrani e animali esotici.

La particolarità di Qasr Amra risiede nella fusione tra arte islamica nascente e influenze bizantine e persiane. I restauri condotti negli ultimi decenni hanno permesso di preservare i colori originali e di rendere visitabile l’intero complesso. Questo sito offre una prospettiva unica sulla vita aristocratica dell’epoca e sul dialogo tra culture, elementi fondamentali per comprendere la ricchezza della civiltà giordana.

Siti archeologici Giordania: Umm Qais, l’antica Gadara

Sulla cima di una collina con vista sul Lago di Tiberiade e sulle Alture del Golan, Umm Qais ospita i resti dell’antica Gadara. Questa città ellenistica e romana fu un centro culturale fiorente, patria di filosofi e poeti. Qui si trovano teatri in basalto nero, colonnati, bagni termali e un’ampia necropoli.

Le tecniche di scavo moderne hanno rivelato mosaici e iscrizioni che raccontano la vita intellettuale della città. Oggi il sito è integrato con un museo che espone reperti locali, offrendo un percorso completo tra rovine e interpretazione storica. L’atmosfera di Umm Qais, sospesa tra passato e paesaggi mozzafiato, regala ai visitatori un’esperienza suggestiva e meno affollata rispetto ad altri siti.

Archeologia viva: scavi e restauri

La Giordania non custodisce solo rovine statiche, ma cantieri archeologici vivi. Le università e le missioni internazionali collaborano con il Dipartimento delle Antichità per portare avanti scavi sistematici. Tecniche di rilievo 3D e droni permettono di documentare i siti e monitorare i danni da erosione e turismo.

Il restauro non è solo conservazione, ma anche un ponte tra passato e presente. Progetti recenti hanno interessato le tombe di Petra e gli affreschi di Qasr Amra, mentre Jerash continua a rivelare nuovi reperti ogni anno. Visitare queste destinazioni significa assistere a un processo in divenire, in cui la scienza e la storia dialogano continuamente.

Siti archeologici Giordania: consigli per appassionati e viaggiatori

Organizzare un tour archeologico in Giordania richiede tempo e pianificazione. Molti siti distano ore di viaggio tra loro, quindi conviene prevedere almeno dieci giorni per un percorso completo. Auto a noleggio e tour guidati sono le soluzioni migliori per spostarsi, considerando che alcuni luoghi, come Qasr Amra, si trovano in zone remote.

Gli appassionati possono arricchire l’esperienza con visite ai musei di Amman e Madaba, dove sono conservati mosaici e reperti fondamentali. Pianificare il viaggio con attenzione permette di unire archeologia e cultura, integrando tappe gastronomiche e i percorsi tematici dei migliori itinerari in Giordania.

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