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Nel contesto del Día de los Muertos, la musica e la danza non sono semplici ornamenti culturali: sono linguaggi rituali, strumenti che connettono la dimensione terrena a quella spirituale. Nel Messico tradizionale e contemporaneo, queste forme espressive non accompagnano la commemorazione dei defunti — la incarnano. Sono simboli ed espressione culturale.

In questa ricorrenza, infatti, la musica e la danza assumono una funzione tanto estetica quanto simbolica. Rappresentano il modo con cui la comunità onora i morti, invita le loro anime a ritornare temporaneamente nel mondo dei vivi e celebra l’eternità del legame familiare.

I generi dei balli folkloristici: quali sono?

Durante i giorni del 1° e 2 novembre, le strade, le case, i cimiteri e le piazze si riempiono di suoni, creando un paesaggio sonoro unico e stratificato. La musica accompagna le processioni, i riti, le veglie notturne e i momenti conviviali attorno agli altari (ofrendas).

Tra i generi dei balli folkloristici più utilizzati troviamo:

  • mariachi: profondamente radicato nell’identità nazionale messicana, il mariachi non può mancare in molte celebrazioni del Día de los Muertos. Con violini, trombe, chitarre e voci potenti, interpreta canzoni malinconiche e gioiose, che parlano d’amore, perdita e ricongiungimento. Spesso viene ingaggiato per suonare direttamente al cimitero, vicino alle tombe dei defunti.
  • Música ranchera: carica di emozione e lirismo, la ranchera accompagna spesso i momenti più intimi, con testi che raccontano la nostalgia e l’amore eterno. È uno dei generi preferiti per ricordare i cari scomparsi, e molte famiglie scelgono canzoni che erano particolarmente amate dai propri defunti.
  • Música preispánica e tradizionale indigena: in particolare nel sud (come Oaxaca, Michoacán e Chiapas), la musica del Día de los Muertos include strumenti ancestrali come il teponaztli (tamburo di legno), il huehuetl (tamburo verticale), i flauti di ossa o di argilla.
  • Musica popolare contemporanea: a volte si integrano anche generi attuali come cumbia, son jarocho, rock folklorico e persino elettronica.

Danza: simbolo della vita dopo la morte

Accanto alla musica, la danza è l’altro grande canale espressivo che anima questa festività. È una forma collettiva di narrazione e partecipazione, che mette in scena la relazione tra vivi e morti attraverso il movimento del corpo.

Alcune delle danze più diffuse nelle celebrazioni:

  • danza de los Viejitos (Danza dei Vecchietti): originaria del Michoacán e legata alla cultura purépecha, questa danza è una parodia allegra e affettuosa della vecchiaia e della morte. I danzatori, con maschere di anziani e bastoni, imitano passi claudicanti che diventano sempre più agili, in un gioco tra ironia e vitalità.
  • La Danza de los Diablos : diffusa in Guerrero e Oaxaca, questa danza evoca spiriti maligni o trickster, figure ambigue che appartengono al mondo dei morti. Le maschere sono spesso elaborate, e la danza si svolge come una sorta di teatro rituale.
  • Danza de los Tlacololeros e danze nahua: in alcune aree rurali, vengono rappresentate danze cerimoniali con forti connotazioni agricole e cosmiche, legate ai cicli della vita e alla spiritualità indigena. Anche qui, il confine tra la morte e la fertilità della terra si fa sottile.

Musica e danza: festival, celebrazioni musicali e tradizioni culturali

Il Día de los Muertos ha anche una dimensione spettacolare e partecipativa, con numerosi festival e eventi musicali che si svolgono in tutto il paese (e sempre più anche all’estero). Fanno parte a pieno titolo delle tradizioni culturali e delle celebrazioni. Alcuni dei più importanti includono:

  • festival de Día de Muertos a Oaxaca: uno dei più autentici del Messico, combina processioni, concerti di musica tradizionale, danze comunitarie e ofrendas monumentali.
  • Mega Procesión de las Catrinas (Città del Messico): un evento relativamente recente (nato dopo il film “Spectre” del 2015), questa parata urbana coinvolge migliaia di persone in costume, accompagnate da bande musicali, gruppi di danza e performance artistiche.
  • Festival de las Ánimas a Mérida (Yucatán): fonde la tradizione maya del Hanal Pixán con la cultura musicale e danzante locale, dando vita a spettacoli notturni, danze rituali e musica mestiza.

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